
La località Sughera si raggiunge da Montaione seguendo la strada provinciale in direzione San Miniato fino al ponte sul torrente Egola. Da qui, svoltando a sinistra, si oltrepassa la frazione di Alberi e si sale sulle colline, fino a raggiungere il bivio con la strada per Tonda, quindi si svolta a destra e si prosegue fino al borgo.
Il nome “Sughera” o “Suvera” deriva dalla quercia da sughero, una pianta sempreverde che cresce in tutto il bacino mediterraneo.
Di Sughera sappiamo che il suo castello venne donato nel 1186 dall’imperatore tedesco Arrigo VI al vescovo di Volterra Ildebrando Pannocchieschi.
Si hanno maggiori notizie riguardo alla Chiesa di San Pietro Apostolo alla Sughera in un documento del 1261, periodo in cui la parrocchia faceva parte della pieve di Castelfalfi.
In un documento del 1338, è menzionata anche la Chiesa di San Cerbone. Nel 1528 la sua chiesa, dedicata ai Santi Pietro e Cerbone, fu assegnata in beneficio da Clemente VII a Benedetto Baldovinetti vescovo di Lucca.
La vecchia chiesa, che si trovava tra quella attuale e il campo da calcio, ormai in condizioni precarie, venne demolita e ricostruita negli anni ’70 del XX secolo a pianta ottagonale ed è rimasta dedicata ai Santi Pietro e Cerbone.
Oggi, del borgo, da cui si gode di uno splendido panorama sulla campagna circostante, rimane ancora la vecchia strada stretta e i vicoli fra le case in mattoni, il pozzo nella piazzetta oltre ai e i resti di un'antica cappella.