
Poco distante dal Sacro Monte o Gerusalemme di Toscana, si trova il borgo di San Vivaldo, ricordato in un documento risalente al XVI secolo dei Capitano di Parte Guelfa, in cui si attesta l'esistenza della Chiesa, del Convento e di alcune case sparse nelle vicinanze.
Da un documento del 1830 (carta del catasto generale toscano) risulta che esistevano tutte le case della parte vecchia della frazione schierate lungo la strada.
Come risulta da un censimento del 1861, con lo sviluppo della lavorazione del vetro, a San Vivaldo vivevano molti maestri vetrai al punto che era la frazione con il più basso tasso di analfabetismo.
Nei primi anni del 1900 a San Vivaldo si trovavano due frantoi, un mulino, una tabaccaia e due fornaci di mattoni.
San Vivaldo è tutt'oggi abitato, molte case sono state ristrutturate e suddivise in appartamenti per vacanza. Lungo la strada si trova un ristorante pizzeria, mentre la vecchia scuola è stata chiusa.